
Assemblea Ordinaria dei Soci 2024-2025
10 Gennaio 2025Le celebrazioni, i compleanni, gli anniversari come quello della nostra Gianesini che abbiamo festeggiato nel 2024, sono spesso momenti di festa e riconsiderazione della propria identità.
Poche cose sono identitarie per una società sportiva e di calcio in particolare, come i propri colori sociali. Se in precedenti interventi avevo cercato di illuminare la genesi dei nostri colori sociali, il leggendario giallo-verde della Giane, in questa occasione proverò a tracciare un micro percorso storico-cromatico delle sue livree.
Prenderò come riferimento, laddove sono riuscito ad identificarle, le divise delle prime squadre della Gianesini dal 1949 ad oggi, ovviamente basandomi principalmente su fonti fotografiche, e qualche memoria storica vivente e lucida, soprattutto per i tempi “antichi” le info saranno molto lacunose, possiamo tuttavia trarre qualche indicazione di tendenze cromatiche abbastanza interessanti.
Il gialloverde arriverà… (1949-1960)
Abbastanza in linea con il precedente “studio” sull’origine dei colori della nostra società, anche nel caso della maglia, pare di poter dire che l’adozione stabile del gialloverde fu progressiva. Dalle prime foto disponibili, rigorosamente in bianco e nero e databili intorno alla fine degli anni ’50, possiamo certamente stabilire che le prime divise della Gianesini furono monocolore e non di colore chiaro (giallo per intenderci). Si potrebbe pensare a un total verde, ma lo riteniamo altamente improbabile vista la ‘moda’ calcistica del tempo. Ad ogni modo per quei tempi pionieristici sospendiamo il giudizio e proviamo ad avvicinarci ad epoche più... colorate.
La Giane cresce, soprattutto sotto canestro (1960-70)
Nel decennio del boom, l’ultimo in bianco e nero, per così dire, abbiamo a disposizione alcune immagini da cui evincere qualche informazione cromatica, ma sempre piuttosto azzardata. Ricordiamo che in questi anni è il basket che mobilita la maggior parte degli atleti di san Giuseppe, anche con risultati di livello nazionale, quindi il grosso dell’evoluzione cromatica riguarda le squadre di pallacanestro e, come consuetudine per quello sport, l’influenza dello sponsor si fa sentire. In particolare la canottiera dei cestiti Gianesini fu verde con profili gialli quando lo sponsor era GB Auto, blu con profili bianchi quando lo sponsor era Armeria Fiamma e rossa con profili bianchi quando era Idachina. Parte di queste colorazioni alternative al gialloverde riappariranno in varie fasi nelle mute calcistiche.
Tornando al calcio, in una foto della Juniores del 1965, si conferma quanto detto per il primo decennio di vita della Gianesini: divisa monocolore, probabilmente rossa o blu. C’è però una foto a colori del campionato 1966-67, in cui appare una divisa azzurra con rettangolo bianco centrale. E qui c’è da fare una precisazione che può forse spiegare tale divergenza cromatica da quelli che comunque erano i colori sociali codificati, ovvero il giallo verde; l’esperienza calcistica decolla a San Giuseppe proprio a partire dalla metà degli anni ’60 su forte impulso di Marcello Viero che diventa anche sponsor della società come Esso-Viero, e che porta i colori con varie combinazioni di azzurro, bianco e rosso nella nostra società.

La maglia con sponsor Esso-Viero (colori azzurro, bianco e rosso)
I colorati anni ’70
Come prevedibile, per gli anni Settanta nei nostri archivi cominciamo a scovare parecchio materiale colorato, oltre alle testimonianze attive di alcuni protagonisti di allora e ancora in forze nella nostra veneranda società (il “patriarca” Gigi Brombin, ma anche Raffaele Quaglia, Checco Favaretti e Paolo Bacco). Gli anni ’70, come noto, furono anni di sperimentazioni, di slanci e di confusione creativa e così anche nelle mute Giane ne vediamo delle belle… Nel 1974-75 la Juniores sfoggia un abbagliante rosso-arancione (stile Pistoiese, ma più probabilmente Olanda… anche le capigliature del nostro 11 richiama quelle dei pionieri del calcio totale…). Nell’anno successivo è’ probabilmente ispirata alla rivoluzione olandese di quegli anni, ma questa volta in riferimento al grande Ajax del calcio totale, una scintillante muta gialloverde, con due bande laterali verdi con fascione giallo al centro. La foto che abbiamo a disposizione è in bianco e nero, ma Gigi – già affermato fromboliere gialloverde - ci conferma la presenza, in guisa lancieri, dei nostri colori sociali. A conferma della “fantasia al potere” tipica di quegli anni, abbiamo un’altra foto coeva della Juniores sfoggiante una muta total blu, navy direi, che richiamava (consapevolmente?) l’azzurra di fine anni ’60 (di ispirazione Esso Viero).
Ad ogni modo nel campionato 1977-78 l’under 23 sfoggia un completo verde con bordi bianchi e calzoncini neri.
L’edonismo ‘gianesiano’ (anni ’80)
Come i più giovani hanno appreso e i boomers ricordato dalla serie TV culto “Stranger things”, gli anni ’80 sono stati, dal punto di vista cromatico, anni ‘difficili’. Un mix di sperimentazione e di avventurismo geometrico che generò, anche a massimi livelli, livree oggi francamente imbarazzanti. Nel suo piccolo anche la Giane s’inserisce in questa moda ‘spensierata’. Già nella stagione 1981-82 la prima squadra ha una maglia tutta bianca con bordini neri, molto simile a quella della Germania Ovest. La Gianesini nel 1984 vince, all’Appiani, un importante torneo provinciale con una maglia bianca a righine rosse, che forse risente ancora della influenza dello sponsor. Durante il decennio Giovanissimi e Allievi presentano spesso maglie bianche con profili azzurri per influenza dello sponsor Sogeda.
Uno dei risultati più apprezzabili e coerenti con i nostri colori sociali è tuttavia riscontrabile nell’elegantissima maglia del 1986, verde scuro con righine gialle verticali e collettone giallo stile figli dei fiori.
L'elegantissima maglia del 1986, verde scuro con righine gialle verticali e collettone giallo, con sponsor SOGEDA.
Due stagioni più tardi, nel 1988, l’under 18 sfoggia una muta gialloverde dominata da un rettangolo-pataccone verde a disposizione dello sponsor. Il decennio si conclude però con una clamorosa maglia, possiamo dire di transizione, dell’Under 23 di allora che riprende l’uso del bianco ma combinato al giallo verde in una prepotente banda orizzontale, un po’ stile San Paolo (del Brasile).

Squadra Under 23 1989-1990 con la maglia sponsorizzata Utensileria Veneta.